Esplora

Vigevano

Vigevano

Nel Tempo degli Dei – il calzolaio di Ulisse – Prosa

  • Date evento
    Inizio: 26/02/2019
    Fine: 27/02/2019
    Indirizzo

    Civico Teatro Cagnoni
    C.so Vittorio Emanuele II, 45 – VIGEVANO
     

    Contatti
    Email: ---
    Sito web: ---
    Orari
    ---
  • Descrizione

    Jolefilm – Piccolo Teatro di Milano/Teatro d’Europa

    presenta

    Marco Paolini

    in

    NEL TEMPO DEGLI DEI IL CALZOLAIO DI ULISSE

    di Marco Paolini e Francesco Niccolini

     con

    cast in via di definizione

    scenofonia, luminismi, stile Roberto Tarasco

    Regia  Gabriele Vacis

     

    Noi troveremo i luoghi delle peregrinazioni di Ulisse il giorno in cui rintracceremo il calzolaio che cucì l’otre dei venti di Eolo. (Eratostene)

    Gli dèi quando giocano, giocano pesante. Se sbagliano hanno sempre il tempo di mettere le cose a posto. Per gli dèi il tempo non conta: non invecchiano, non seccano, hanno sempre tempo per fare e rifare le cose. Forse per questo non possono capire che ciò che accade a noi umani muta le cose, a volte per sempre. A nessuno di noi gli dèi possono restituire i dieci anni passati sulla spianata davanti a Troia, lontano da casa, e la rovina che quei dieci anni generarono, per qualcuno, non è ancora finita. (Il calzolaio di Ulisse)

    Era nata come Odissea tascabile, è cresciuta nel tempo, nei suoni e nello spazio: è diventata olimpica e quasi alpina. Perché Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano: e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo. Perché di questo si tratta: un canto. Forse il canto. Antico di tremila anni, passato di bocca in bocca, e di anima in anima: il soul per eccellenza. Perché questa è la storia dell'Occidente, e tutto contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle misteriose, ambigue capricciosissime entità che questa storia muovono: gli dèi.

    Ex guerriero, ed eroe, ex aedo, l’Ulisse di Paolini e Niccolini si è ridotto a calzolaio viandante, che da dieci anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l'indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell'al di là, narrato del X canto dell'Odissea.

    Questo Ulisse pellegrino e invecchiato non ama svelare la propria identità e tesse parole simili al vero. Si nasconde, racconta balle, si inventa storie alle quali non solo finisce col credere, ma che diventano realtà e addirittura mito.

    È partito all'alba che segue la gara dell'arco e la strage dei pretendenti: ha avuto solo il tempo di un lungo pianto liberatorio con il figlio Telemaco e una notte d'amore con Penelope, e subito riparte. Perché un destino già scritto e la volontà degli dèi gli hanno imposto di massacrare i 108 giovani principi achei, che gli hanno invaso la casa, insidiato la moglie, e le 12 ancelle che agli invasori si sono concesse.

    Potrebbe dichiararsi innocente perché così gli hanno dettato gli dèi, che considerano quel sangue un rito sacrificale, ma Ulisse non ci sta. Impossibilitato a sottrarsi a quel destino di morte e violenza, e dopo essersi macchiato di quel sangue, ecco il colpo di scena: invece di godersi la vittoria con l'annessa protezione divina (Atena e Zeus sono al suo fianco a benedirlo prima, durante e dopo la strage), si autoinfligge la più dura delle punizioni e denuncia come crimine quello che gli dèi dell'Olimpo considerano un’ecatombe, cioè il più grande sacrificio che un essere umano possa loro offrire.

    Così, dopo venti anni di assenza e disavventure, Ulisse si obbliga ad un nuovo esilio. Rinuncia al governo, abbandona la famiglia e il regno, ma soprattutto abbandona gli dèi che lo vorrebbero trionfante e immortale.

    Questo e molto altro, sotto le mentite spoglie di un calzolaio – anzi, del calzolaio di Ulisse – uno straniero dai sandali sdruciti, indurito dagli anni, dall'età, dai viaggi e dai naufragi, racconta il protagonista ad un giovanissimo capraio incontrato apparentemente per caso.

    Parlano lungo un sentiero in ripida ascesa, dove una fila infinita di uomini formica faticosamente arranca, trasportando – è proprio il caso di dirlo – ogni ben di Dio: perché quello è il sentiero che conduce fino allo Chalet Olimpo, dimora divina dove sono in corso i preparativi per una grande e misteriosa festa. Ma tutto questo, il calzolaio con il remo in spalla, lo deve ancora scoprire.

    ORE 20.45

     

    Tel. 0381 82242  
    Fax. 0381 694185
    Mail: cagnoni@comune.vigevano.pv.it

    ________________________

    Abbonamento Prosa (7 spettacoli + 1 a scelta sulla rassegna di Altri Percorsi):

                POLTRONISSIMA INTERO – € 169,00

                POLTRONISSIMA RIDOTTO – € 153,00

                POLTRONA INTERO – € 148,00

                POLTRONA RIDOTTO – € 125,00

                POLTRONISSIMA RIDOTTO ASSOCIAZIONE – € 135,50

                POLTRONA RIDOTTO ASSOCIAZIONE – € 111,00

                LOGGIONE – € 74,50

     

    Carnet (spettacoli da definire + 1 a scelta sulla rassegna di Altri Percorsi):

                POSTO UNICO – € 80,00

     

    Biglietti Prosa:

                PLATEA e PALCHI CENTRALI INTERO – € 29,00

                PLATEA e PALCHI CENTRALI RIDOTTO – € 27,00

                PLATEA e PALCHI CENTRALI RIDOTTO ASSOCIAZIONE – € 24,00

                PALCHI LATERALI INTERO – € 26,00

                PALCHI LATERALI RIDOTTO – € 24,00

                PALCHI LATERALI RIDOTTO ASSOCIAZIONE – € 21,00

                LOGGIONE – € 11,00

                LAST MINUTE – € 18,00

    I prezzi dei biglietti comprendono il diritto di prevendita.

     

    Mappa

  • Date evento
    Inizio: 26/02/2019
    Fine: 27/02/2019
    Indirizzo

    Civico Teatro Cagnoni
    C.so Vittorio Emanuele II, 45 – VIGEVANO
     

    Contatti
    Email: ---
    Sito web: ---
    Orari
    ---
  • Richiedi informazioni


    Prenota un tavolo