Centosettantaperottanta | What comes first?
SARA CONFORTI Presenta il progetto di ricerca artistica 2020 – 2021
È un progetto itinerante nato dalla collaborazione con Moleskine Foundation e ispirato dal tema del progetto educativo AtWork 2022. In cooperazione con: Fragole Celesti – Comunità Doppia Diagnosi femminile per la cura di abusi, violenze e maltrattamenti di Fermata d’autobus Onlus, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea, Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità; Officine Caos | Stalker Teatro – Torino.
Nel dicembre 2020 Moleskine Foundation invita l’artista Sara Conforti alla creazione di un esclusivo taccuino d’artista AtWork da inserire nella sua prestigiosa
collezione. Grazie a questa sinergia nasce un nuovo capitolo di centosettantaperottanta percorso di ricerca artistica itinerante che – dal 2011 – identifica uno spazio di esplorazione dedicato all’ universo femminile dove il valore pubblico e privato della memoria e del vissuto degli oggetti vestimentari incontra la
possibilità di svelarsi; una prassi tassonomica partecipativa che Sara Conforti utilizza per declinare e moltiplicare i diversi capitoli di una ricerca che scava nei guardaroba per cercare e condividere risposte. Gli indumenti delle partecipanti diventano così protagonisti di autopsie “affettive” partecipative e fulcro di un viaggio del sé in relazione col gruppo, per la nascita di nuove narrazioni collettive in trasformazione.
collezione. Grazie a questa sinergia nasce un nuovo capitolo di centosettantaperottanta percorso di ricerca artistica itinerante che – dal 2011 – identifica uno spazio di esplorazione dedicato all’ universo femminile dove il valore pubblico e privato della memoria e del vissuto degli oggetti vestimentari incontra la
possibilità di svelarsi; una prassi tassonomica partecipativa che Sara Conforti utilizza per declinare e moltiplicare i diversi capitoli di una ricerca che scava nei guardaroba per cercare e condividere risposte. Gli indumenti delle partecipanti diventano così protagonisti di autopsie “affettive” partecipative e fulcro di un viaggio del sé in relazione col gruppo, per la nascita di nuove narrazioni collettive in trasformazione.
Centosettantaperottanta | What comes first? ibrida la consueta pratica gender oriented tra abito e habitus del progetto centosettantaperottanta con la domanda what comes first? del formato educativo itinerante Atwork che costruisce uno degli strumenti essenziali del programma sull’istruzione di qualità di Moleskine
Foundation. La domanda diventa così l’incipit di una ricerca che ha come obiettivo il coinvolgimento di 70 partecipanti in 10 workshop. ( Dicembre 2020 – Luglio 2021) svolti nel corso dell’emergenza pandemica. Un corpus delle esperienze tracciate di 70 donne per dare vita ad uno speciale archivio di reminiscenze vestimentarie condivise, storytelling e opere tessili ricamate che veicolano la risposta alla domanda attraverso un percorso esperienziale che confluisce nella redazione di diari personali densi di vissuto. Ciascuna delle partecipanti ha creato un taccuino ed uno speciale ricamo nell’ambito dei 4 incontri dedicati alla ricerca. L’intero percorso di indagine ( taccuini, testi, foto, indumenti e opere tessili realizzate dalle partecipanti diventa nucleo finale di opere per la costruzione sia del materiale d’ispirazione per la compilazione del taccuino finale d’autrice per Moleskine Foundation sia per l’installazione site specific abbinata alla XIII edizione del progetto performativo 13600HZ – Concert for sewing machines che l’artista realizzerà in collaborazione con le partecipanti invitate a prendere parte all’azione. La ricerca iniziata nel dicembre 2020 con le utenti di Fragole Celesti – Comunità doppia diagnosi per la cura di abusi, violenze e maltrattamenti – dove l’artista ha fondato il progetto Lalàgeatelier – Dispositivi Vestimentari nel 2017 – ha unito tutte le partecipanti attraverso un Fil Rouge generativo. I laboratori infatti prevedevano una regola speciale: ciascuna avrebbe invitato una donna alla quale era legata affettivamente a prendere parte al laboratorio successivo. Dopo 7 workshop on line che hanno coinvolto più di 30 partecipanti lungo la penisola e nel corso della pandemia, gli ultimi 2 workshop del percorso sono stati svolti in presenza, ospiti di: Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità. Il primo centro culturale di prossimità, interamente dedicato ai temi del Welfare Culturale e la sede operativa di CCW a Torino. Officine Caos – Stalker Teatro – Torino nell’ambito del Festival “Il coraggio di essere felici” e Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea in collaborazione con il Dipartimento Educazione.
Foundation. La domanda diventa così l’incipit di una ricerca che ha come obiettivo il coinvolgimento di 70 partecipanti in 10 workshop. ( Dicembre 2020 – Luglio 2021) svolti nel corso dell’emergenza pandemica. Un corpus delle esperienze tracciate di 70 donne per dare vita ad uno speciale archivio di reminiscenze vestimentarie condivise, storytelling e opere tessili ricamate che veicolano la risposta alla domanda attraverso un percorso esperienziale che confluisce nella redazione di diari personali densi di vissuto. Ciascuna delle partecipanti ha creato un taccuino ed uno speciale ricamo nell’ambito dei 4 incontri dedicati alla ricerca. L’intero percorso di indagine ( taccuini, testi, foto, indumenti e opere tessili realizzate dalle partecipanti diventa nucleo finale di opere per la costruzione sia del materiale d’ispirazione per la compilazione del taccuino finale d’autrice per Moleskine Foundation sia per l’installazione site specific abbinata alla XIII edizione del progetto performativo 13600HZ – Concert for sewing machines che l’artista realizzerà in collaborazione con le partecipanti invitate a prendere parte all’azione. La ricerca iniziata nel dicembre 2020 con le utenti di Fragole Celesti – Comunità doppia diagnosi per la cura di abusi, violenze e maltrattamenti – dove l’artista ha fondato il progetto Lalàgeatelier – Dispositivi Vestimentari nel 2017 – ha unito tutte le partecipanti attraverso un Fil Rouge generativo. I laboratori infatti prevedevano una regola speciale: ciascuna avrebbe invitato una donna alla quale era legata affettivamente a prendere parte al laboratorio successivo. Dopo 7 workshop on line che hanno coinvolto più di 30 partecipanti lungo la penisola e nel corso della pandemia, gli ultimi 2 workshop del percorso sono stati svolti in presenza, ospiti di: Spazio BAC – Barolo Arti con le Comunità. Il primo centro culturale di prossimità, interamente dedicato ai temi del Welfare Culturale e la sede operativa di CCW a Torino. Officine Caos – Stalker Teatro – Torino nell’ambito del Festival “Il coraggio di essere felici” e Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea in collaborazione con il Dipartimento Educazione.
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Ingresso libero
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Per tutti gli eventi sono rispettate le misure di emergenza per la prevenzione Covid-19 emanate dai DPCM in vigore. È obbligatorio indossare la mascherina che copra naso e bocca. All’ingresso viene misurata le temperatura e controllata la certificazione verde Covid-19 (green pass) che sarà verificata tramite l’App VerificaC19. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute. Le certificazione dovrà essere mostrata all’ingresso.