“CUSTODI DI MEMORIA”
Istituto Tecnico Statale “Luigi Casale” / Cooperativa Le Tre Corde
regia: Corrado Gambi
con: Hindou Bara, Marco Bussi, Emily Cardana, Koty Diaby, Lucrezia Diehi, Gabriele Gandolfi, Adamaris Holguin, Federica Laporati, Giada Mancini, Martina Mangano, Natalia Francesca Mirra, Martina Mussi, Gaia Nicolini, Marco Pozzati, Vittoria Rossi, Stefano Russo, Francesca Silvestri, Marta Tedoldi, Gaia Pastorello
Lo spettacolo viene proposto in matinée per le scuole anche VENERDÌ 10 NOVEMBRE
“CUSTODI DI MEMORIA” è lo spettacolo che gli studenti dell’Istituto Tecnico Statale “Luigi Casale” di Vigevano hanno prodotto quest’anno sotto la guida del regista Corrado Gambi.
I temi di LEGALITÀ, GIUSTIZIA, INGIUSTIZIA, DIRITTI, DOVERI, INDIFFERENZA, INELUTTABILITÀ DELLE SCELTE, RIBELLIONE, COINVOLGIMENTO, RESPONSABILITÀ hanno guidato tutto il lavoro, intersecando quelli di IDENTITÀ, CONSAPEVOLEZZA, CRESCITA.
Lo spettacolo nasce da due percorsi tatrali, o meglio, da un percorso più propriamente teatrale (quello con gli studenti), ed uno di scrittura creativa (quello con i detenuti della Casa di Reclusione di Vigevano) che ha contribuito alla costruzione del testo poi rappresentato.
Il progetto complessivo ha visto come ideatori, promotori, organizzatori del progetto Corrado Gambi (regista, attore de Le Tre Corde Società Cooperativa – Compagnia Teatrale della Luna Crescente), direttore artistico del Teatro Moderno di Vigevano, l’Associazione Culturale Il Mosaico, e l’ITS “L. Casale” di Vigevano con il coordinamento della Prof.ssa Patrizia Cottino.
Un progetto, vero e proprio percorso di ricerca. Ricerca, anche di senso, da compiere dentro e fuori se stessi, attraverso il teatro come strumento di espressione di sé, come strumento di relazione con l'altro da sé, come maschera del sé, come strumento di ri-velazione e scoperta del sé.
Un piccolo cammino di scoperta all’interno di un cammino molto più lungo quale quello della propria vita.
Una vita che vede tutti compiere delle scelte, prima o poi… scelte che possono rivelarsi estremamente distruttive. Scelte che comportano pesi e responsabilità che tutti devono essere messi nelle condizioni di sostenere… senza sconti.
SCEGLIERE significa confrontarsi con la difficoltà del vivere quotidiano? La CRIMINALITÀ è solo un fenomeno “lontano da noi”? È facile sconfiggerne i veleni quando questi sono in mezzo a noi tutti i giorni, anche nella città che abitiamo? Come possiamo canalizzare una “rabbia sociale” e/o “generazionale”? Si può scegliere strade “non distruttive” per sé e per gli altri? Esiste una “ineluttabilità” degli eventi? Chi sceglie? La famiglia di appartenenza? L’ambiente di estrazione? L’educazione ricevuta? E ancora, i sogni di un tempo, le aspettative, i desideri, gli obiettivi di vita, una volta che la vita stessa li vede tradire, sono forieri di scelte distruttive e devianti?
In scena, nello spettacolo, ci sono un professore e una classe. Nient’altro…
Un palco scarno, senza effetti speciali… Una cattedra… delle sedie… e delle bottiglie, simbolo di tutti quei messaggi, sogni, speranze, che ognuno di noi affida al proprio futuro.
E poi ci sono le storie, i sogni, le paure, le illusioni, i rimpianti, i dolori…piccoli, grandi… dei ragazzi e dei detenuti, così diversi nelle scelte di vita e incredibilmente così simili nei desideri di un futuro migliore.
Ore 21.00
Info e prenotazioni:
348 11 27 776