Scritto e diretto da Mimmo Sorrentino
con cinque attrici detenute nel reparto di alta sicurezza del carcere di Vigevano
e i giovani attori della Coop. Teatroincontro
Per la prima volta accade in Italia che dei magistrati permettono a delle detenute di alta sicurezza di uscire dal carcere con un permesso di “necessità”. Cioè più magistrati hanno stabilito che per queste donne praticare cultura sia necessario come mangiare, dormire, avere un tetto. Per la prima volta accade in Italia che delle detenute di un reparto di Alta Sicurezza diventino docenti di teatro. Che abbiano calcato palcoscenici di teatri stabili. Che i loro spettacoli siano stati visti da più di 5.000 persone. Che siano state invitate a parlare in prestigiose università. E per la prima volta accade in Italia che detenute di un reparto di Alta Sicurezza recitano in uno spettacolo teatrale con dei giovanissimi attori, cioè recitano con persone libere. “Dammi solo un minuto” è pertanto uno spettacolo che ha una rilevanza nazionale.
Giampiero Solari, direttore della Paolo Grassi (lo spettacolo nasce da un laboratorio durato un mese in cui le detenute hanno insegnato teatro agli studenti del lll anno del corso di recitazione) ha detto che “Dammi solo un minuto” è uno spettacolo di “grande umiltà”. L’etimo di “umile” è humus, terra. Del resto in scena ci sono delle madri detenute. In quanto madri, legate alla terra. Al basso. In quanto recluse, soggette in uno stato di menomazione. Queste donne madri, detenute, menomate, nello spettacolo ci dicono, attraverso la loro incredibile riconosciuta arte recitativa, che noi siamo le persone che amiamo. Perché è d’amore che parla “Dammi solo un minuto”: E poi in scena ci sono dei giovani artisti vigevanesi che ci raccontano con incredibile energia come l’amore li abbia trasformati in degli Orlando Furiosi e ci svelando, in modo comico e surreale, come le loro folli imprese d’amore sconvolgano gli adulti.
Mimmo Sorrentino
Ore 21,00
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