L’Università per la Terza Età e il Tempo Libero “L.Rivolta” – APS e la Società Storica Vigevanese ODV organizzano l’incontro in occasione del centenario della scomparsa della Divina (1924 – 2024)
Relatrice: Prof.ssa Maria Pia Pagani – Università degli Studi di Napoli – Federico II
La spiritualità di Eleonora Duse, legata alla tradizione domenicana, rappresenta una pagina profonda e poco esplorata della sua vita. Le influenze religiose si sono riflesse anche nelle vocazioni spirituali dei suoi nipoti, figli di Enrichetta e del marito Edward Bullough, docente a Cambridge, entrambi legati all’ordine domenicano. La devozione di Duse al mondo di San Francesco, a cui fu introdotta dal poeta Gabriele D’Annunzio, ha permeato la sua esistenza anche dopo la fine della loro relazione tumultuosa e creativa.
L’attrice si riferiva spesso al corpo come a un dono da offrire al pubblico, una concezione che richiama un’idea paolina di sacrificio e spiritualità. La sua recitazione, definita “spirituale” dal critico Silvio D’Amico, trasmetteva un senso di offerta e totalità. Non a caso, Duse menzionava spesso la Madonna nelle sue lettere giovanili, a testimonianza di una profonda religiosità.
Considerata una delle più grandi attrici di sempre, Eleonora Duse ha rivoluzionato il teatro moderno, fondando la sua compagnia e interpretando con maestria autori come Zola, Dumas, Verga e Ibsen. Partecipò attivamente al dibattito culturale del Novecento, mantenendo amicizie e relazioni influenti, come quella con D’Annunzio, un legame complesso e intensamente creativo, che contribuì a plasmare la sua arte e quella del poeta.