Grazie principalmente al Priorato delle Confraternite, all’Unità Pastorale delle Parrocchie del centro storico, senza dimenticare l’indispensabile aiuto de “l’informatore vigevanese”, di Retecultura, e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione “Cantica Organi” torna nella sua quattordicesime edizione a presentare la musica liturgica nelle chiese per il periodo natalizio, per allietare i cuori di tutti.
La forma del “Vespro d’Organo e canto”, difatti, non è un concerto, ma una vera e propria pratica liturgica. Una “preghiera in musica”, con brani che vengono accuratamente scelti per sottolineare le diverse domeniche di Avvento e Natale (e che veniva proposta anche in altri periodi forti, come la Quaresima). Tale pratica, caduta un poco in disuso con la riforma del Concilio Vaticano II, è ancora ampiamente diffusa nelle liturgie Protestanti e Anglicane, affiancata al canto degli “Oratori”.
Si comincia questo fine settimana, con ben due appuntamenti.
Il primo si terrà sabato 30 novembre, alle ore 21, presso la Cappella dell’Istituto Negrone, sede della Cantica Organi, e vedrà protagonisti l’ensemble corale “il Sestiere” di Milano (tutta formata da musicisti professionisti) diretta dall’ormai noto Maestro Alessandro Giulini.
Il secondo appuntamento sarà invece domenica 1 dicembre alle 16 presso la chiesa di San Francesco, dove si ascolteranno i canti polifonici del periodo d’Avvento presentati dall’ensemble “Qol Nefesh” diretta da Alberto Guarchi; interverrà anche Mauro Banzòla al grande organo Lingiardi del 1860.
Sabato 14 Dicembre alle 21, presso la chiesa della Madonna della Neve, il giovane Maestro romano Leonardo Monopoli, siederà all’organo Biroldi del 1846.
Il quarto appuntamento sarà domenica 22 dicembre alle ore 17 presso la chiesa della Madonna degli Angeli, con Manuel Signorelli all’antico organo Rondìni-Serassi (1678-1832) e Beatrice Oteri al flauto traverso.
La rassegna si concluderà lunedì 6 gennaio alle ore 17 presso la chiesa di San Bernardo con Mauro Banzola all’organo Mentasti del 1875.
Ingresso libero.