Maria Teresa Marchese
Personale d’arte
“Esistono infinite maniere di raccontare storie, una di queste si sviluppa attraverso il filo” – scrive Gonzalo Laborra, artista performer, della prossima mostra organizzata nello Spazio Scotellaro dell’Associazione Culturale delle Genti Lucane in via Cesarea, 49 – “Epicamente conosciamo il filo rosso di Arianna. Con il filo, nel realismo magico di Julio Cortazar, soffriamo l’oppressione dei poteri sociali. Filosoficamente viaggiamo su di un filo verso il nostro inevitabile destino. Infinite storie che non perdono il filo del loro discorso, della loro trama, per arrivare a uno scopo ben definito.
Sperimentare la perdita del filo del discorso per giungere, come dice l’artista stessa, a nuove immagini attraverso “accostamenti, compenetrazione e sovrapposizione di trame, di singoli punti, di singole cicatrici, di diversi colori” è l’invito che il pubblico riceve oggi dall’artista. Maria Teresa ricama lentamente. Nella sua vita trova stoffe sconosciute ma non anonime, fili di colori che spuntano da storie interrotte, fili tagliati di proposito che ricuciono storie in diverse maniere.
L’artista Marchese Ext, amante degli Arazzi tardo-medievali, in cui la trama del tessuto ha la sua prevalenza visiva rispetto all’ordito, capovolge questa tecnica per lasciare tutti gli intrecci a vista. Il lavoro dell’artista pugliese non ci fa riflettere soltanto sulla bellezza delle facciate, delle superfici che compongono i rapporti sociali, bensì pone l’attenzione sulle loro problematiche, sulle loro ricuciture, per dare vita a nuovi rapporti, a “nuove immagini” di vita, che fa e disfa ogni giorno come una Penelope contemporanea”.
Maria Teresa Marchese nasce in provincia di Lecce nel 1976. Consegue il diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino nel 2004. Si trasferisce prima a Roma e in seguito a Milano, dove vive e lavora. Docente di Disegno e Storia dell’Arte, attualmente insegna disegno di grafica e di moda in un istituto superiore di Milano. Ha esposto in varie collettive tra Roma, Milano, Rimini e Urbino.
Il suo percorso artistico spazia attraverso vari mezzi, tecniche e supporti, tra pittura, disegno e textileart. Da quindici anni la sua ricerca si concentra principalmente sull’utilizzo del tessuto ricamato e cucito in maniera non convenzionale, ma interpretato come vera e propria pittura in cui gli intrecci hanno la valenza delle pennellate. La lentezza di questa tecnica è caratteristica fondamentale delle sue opere, poiché, nel dilatato tempo d’esecuzione, il lavoro prende nuove strade rispetto al progetto iniziale, facendo in modo che l’opera quasi si autodetermini.
Inaugurazione sabato 5 ottobre – ore 18.00