Spettacolo teatrale liberamente ispirano ad Anna Karenina e Medea, al Ridotto del Teatro Cagnoni
Anna Karenina non è morta. In questa pièce l’iconico personaggio della letteratura russa ha fallito nel tentativo di suicidarsi e la donna si trova rinchiusa in una clinica-prigione in cui il marito tenta di nascondere lei e lo scandalo che si trascina dietro.
In questo luogo, o meglio non luogo, affollato di fantasmi ed incubi Anna incontra un altro mito fondativo dell’immaginario occidentale: Medea. La strega, la barbara, colei che per vendicarsi di un compagno che l’ha usata e poi abbandonata arriva ad uccidere i suoi stessi figli.
Ne nasce un confronto serrato in cui si affrontano e scontrano gli ideali dell’amore materno con un insopprimibile desiderio di giustizia che però si trasforma in vendetta, una vendetta tanto atroce quanto inarrestabile.
Ma in questo caso non è la vendetta, appunto, ad essere al centro della narrazione; il cuore del dramma è il tentativo tanto difficile quanto necessario di creare un legame tra le due donne, un legame in cui cercare la forza per cambiare quello che è “sbagliato” e valorizzare quanto c’è di positivo nell’esperienza di vita di ciascuno.
Alcuni brani delle opere originali si alternano ai dubbi ed alle domande, ai ricordi dei due personaggi che si sciolgono e chiariscono solo in un ulteriore confronto con un altro personaggio femminile totalmente “alieno” perché non letterario, ma tratto dalla realtà. Un’altra donna che ha ucciso i suoi figli in un delirio nato dalla cieca adesione ad una ideologia aberrante il cui anelito al “nulla assoluto” è talmente forte da farle tentare di distruggere il legame tra Anna e Medea.
Domande fondamentali aleggiano sul finale: quando la giustizia si trasforma in vendetta? E la vendetta a chi spetta? Può l’essere umano, anche il più vilipeso, arrogarsi il diritto a vendicarsi?
Con Mariateresa Bocca, Francesca Rifici e Rita Volpati
al Pianoforte: Greta Cattaneo
Ingresso libero con prenotazione dei posti a >> bit.ly/lavendettanon