Basta andare nei vari piccoli porti sul fiume Ticino, per notare che l’imbarcazione che viene utilizzata maggiormente è sicuramente il “barcè”.
Pensate, che dietro a questa semplicissima barca, vi è una grandissima storia… In effetti, se vi soffermate a guardare la struttura di questo mezzo, noterete che è un concentrato di perfezione per navigare su un fiume con la corrente abbastanza forte.
Il fondo piatto, permette di galleggiare anche in zone in cui l’acqua è bassa, evitando di incagliarsi con il fondo. La struttura affusolata e lunga, permette di fare meno fatica nell’affrontare la corrente.
Tutte queste caratteristiche sono andate via via migliorando con il tempo… Già ai tempi di Ludovico il Moro (e addirittura alcuni pensano ai tempi dei romani) il Fiume Ticino era navigabile, ovviamente, utilizzando imbarcazioni primitive e per nulla sicure… Fu così, che grazie allo stesso fiume, si è iniziato a costruire queste perfette barche… alcune volte anche da competizione!!!
Ricordiamo inoltre, che il vero barcè un tempo era in legno, oggi invece, vengono prodotti in alluminio (questo per evitare una continua manutenzione). Inutile dire che il barcè va utilizzato grazie ai remi (creati appositamente per permettere l’utilizzo anche in acque basse), e ultimamente vengono posizionati motori, per evitare la fatica… Insomma, il barcè è un segno distintivo, di chi ama e vive il fiume Ticino.
Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org
