Il 16 marzo 1530 Papa Clemente VII con il benestare dell’imperatore Carlo V, costituisce la diocesi di Vigevano; Non per necessità pastorali o per riconosciuta importanza religiosa e civile, ma per volere del duca Francesco II Sforza che in questo modo esaudiva un voto del padre Ludovico.
Il primo vescovo fu il nobile Galeazzo Pietra, di Pavia e abate di S. Maria d’Acqualunga, e la chiesa di S. Ambrogio fu eretta Cattedrale.
Andavano a comporre la nuova diocesi solo tre parrocchie: S. Ambrogio a Vigevano, S. Gaudenzio a Gambolò e S. Lorenzo a Mortara. Nel 1532 si aggiunsero S. Cristoforo e San Dionigi a Vigevano e nel 1535 l’Abbazia di Acqualunga.
Per la costruzione del Palazzo Vescovile il duca, concesse come dote alcune case, già donate dal comune, e vicine alla Cattedrale. Il 6 dicembre 1530 entrava ufficialmente in città il primo vescovo che incominciò l’anno seguente i lavori di trasformazione e ampliamento del palazzo vescovile, dotato negli anni successivi d’ampi spazi, saloni e locali che compongono l’appartamento del Vescovo e dei corpi di servizio annessi.
Rubrica curata da Simone Tabarini di storiedellalomellina.altervista.org