L’Archivio Storico, situato presso il Palazzo Merula, conserva i dcoumenti del Comune di Vigevano dal 1227 al 1975.
Viene aperto al pubblico nel 1977 e nel 1992 è stato riconosciuto di particolare importanza dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Dal 2003 si è trasferito nella sede di Palazzo Merula.
Conserva circa 3km lineari di documentazione, in particolare si evidenziano i Convocati del Consiglio Generale dal 1378, i Conti dei Tesorieri dal 1409, l’estimo e cronache di Simone dal Pozzo di metà ‘500, le tavole acquarellate del Catasto Teresiano.
Inoltre sono depositati fondi archivisti e librari pubblici e privati di particolare interesse: l’archivio storico dell’Ospedale Civile di Vigevano e delle opere pie da esso amministrate, con documenti dal XV al XX secolo, e il Fondo Antico Roncalli, con circa 3000 volumi a stampa dal XV al XVIII secolo, tra cui vanno ricordati i 6 incunaboli (libri a stampa pubblicati entro il 1499); le 300 cinquecentine (libri a stampa pubblicati tra il 1500 e il 1599), molte delle quali rilegate con antiche pergamene; l’Enciclopédie stampata a Livorno nel 1770; le opere di Ludovico Antonio Muratori.
L’Archivio Storico conserva documenti del Comune di Vigevano dal 1227 al 1975.
Aperto al pubblico nel 1977, nel 1992 viene riconosciuto di particolare importanza dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e dal 2003 si trasferisce nella sede di Palazzo Merula.
3km lineari di documentazione sono conservati nella struttura: dagli Statuti comunali del 1392 alle tavole acquerellate del Catasto Teresiano, dalla più antica pergamena del 1227 ai manifesti di propaganda nazi-fascista.
Oltre all’archivio del Comune, sono custoditi altri fondi archivistici e librari (pubblici e privati) di particolare interesse, tutti dotati di inventari cartacei e informatizzati, come l’archivio storico dell’Ospedale Civile di Vigevano e Opere Pie annesse, il Fondo librario Roncalli (tra cui sei incunaboli e trecento cinquecentine), il Fondo del designer Giotto Stoppino, CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) e antiche pergamene.
Palazzo Merula
Palazzo Merula venne costruito nei primi decenni del ‘600 come convento di monache etrziarie domenicane di clausura, dedicato alla Madonna Assunta. La struttura comprendeva due chiostri, una chiesa (aperta anche al culto esterno), un giardino con orto e abitazioni adiacenti di lavoranti e amministratori del monastero. Nel 1805 il convento venne soppresso, incamerato dallo Stato e venduto a lotti. Del periodo conventuale oggi restano ancora tracce di affreschi e una nicchia stuccata.
Il Chiostro grande venne acquistato dall’Ospedale Civile di Vigevano che vi collocò la sede dell’orfanotrofio maschile. Nel 1809 il sacerdote vigevanese Giovanni Merula lascia tutti i suoi beni all’orfanotrofio che da lui prende il nome. Oltre agli orfani, vengono mantenuti anche alcuni poveri anziani inabili al lavoro. Per tutto il XIX e metà del XX secolo Palazzo Merula funge da orfanotrofio e asilo, poi dagli anni ’50 dello scorso secolo inizia un lento ma costante degrado dell’immobile, che viene utilizzato come sede di attività artigianali e commerciali, oltre che come luogo di residenza.
Finalmente nel 1996 l’Amministrazione Comunale di Vigevano, nel frattempo divenuta proprietaria dell’immobile, inizia i lavori di ristrutturazione dell’edificio, terminati nel 2002.
Oggi Palazzo Merula è tornato alle eleganti forme architettoniche del XVII secolo.
Attualmente è sede dell’Archivio Storico Comunale, del Museo dell’Imprenditoria Vigevanese, della Società Storica Vigevanese, del Fondo Lucio Mastronardi e di altre realtà culturali; inoltre ospita numerose manifestazioni all’interno del cortile, impreziosito da tre cedri del Libano quasi secolari.
Tutti i servizi offerti agli utenti sono liberi e gratuiti, previa compilazione di una breve domanda di consultazione.
Molto eterogeneo è lo spettro di documentazione consultabile, adatta ai più disparat tipi di ricerca:
fondi documentari, fondi librari, periodici, enciclopedie, mappe, cartoline e foto storiche; è inoltre consentita la riproduzione di tutte le raccolte depositate nella Sala Consultazione, anche grazie alla possibilità di eseguire fotocopie direttamente nel nostro ufficio.
Il personale è a completa disposizione per collaborare con gli utenti nella ricerca d’archivio e guidarli all’uso degli strumenti offerti.
Agli studenti e a chiunque cercasse un oasi di pace dove poter dedicarsi a studi e ricerche personali in assoluta tranquillità è riservata la Sala Studio, un locale luminoso e confortevole, collocato all’ingresso dell’archivio al primo piano del Palazzo.
A tutta l’utenza sono messe a disposizione 3 postazioni gratuite con accesso a internet tramite la rete wireless di VigevanoSmart, comune a tutte le biblioteche della città, e possibilità di utilizzo di stampante e masterizzatore.
La Sala Conferenze, collocata al piano terra, è a disposizione di associazioni, enti, privati, ecc. che possono farne uso su formale richiesta degli interessati, per scopi aventi rilevanza socio-culturale o associativa. La Direzione dell’Archivio Storico ha la facoltà di valutare e approvare o meno il progetto. La Sala è composta di una zona per il pubblico con n. 30/40 sedie, da un’area “relatori” con tavolo e n. 3 poltrone e da videoproiettore.
Si può anche richiedere l’utilizzo dell’annesso porticato.
Responsabile : Dr. Pier Luigi Muggiati
ORARI DI APERTURA DELL’ARCHIVIO STORICO:
Lunedì 09.00-13.00 e 14.00 –18.00
Martedì 09.00-13.00
Mercoledì 09.00-13.00
Giovedì 09.00-13.00 e 14.00 –18.00
Venerdì 09.00-13.00
INGRESSO LIBERO E GRATUITO